lunedì 12 agosto 2013

I look ispirati ai dischi: "A Las Cinco en el Astoria" de La Oreja de Van Gogh

Se ti danno appuntamento “a las cinco en el Astoria” tu ti metti in tiro. Naturale. Con quel nome lì, l'hotel lo immagini di lusso. Di quelli con la hall immacolata seminata di divani in pelle vera. Quattro stelle minimo. Luci soffuse. Filodiffusione appena percettibile di noiosissima musica lounge. Il personale è senza dubbio incravattato, del genere “troppo affabile” perchè tu non ti senta almeno un po' a disagio. Sì, insomma, l'Astoria è chiaramente uno di quei posti in cui organizzano convention sull'autostima e americanate del genere. Di quelli in cui, appena entri, ti senti quasi in obbligo di sussurrare. Tutto questo sempre che tu non abbia vissuto a Parma, ovvio. Perché in quel caso il nome evocherà immaginari squallidi e del tutto opposti, da arrivo trafelato e sudaticcio alla stazione dei treni. Ma questa è un'altra storia.

I membri de La Oreja de Van Gogh, d'altronde, non credo che a Parma ci siano mai stati. L'album a cui faccio riferimento è il primo che hanno editato con Leire Martinez alla voce, nonché il mio preferito in assoluto tra tutti i loro. Include hit come El último Vals, Inmortal, la bella Más (tra le tante a ricordarmi l'Erasmus) e la sempre commovente Jueves di cui giá tante volte ho scritto.

La copertina trasuda un'atmosfera raffinata sui toni predominanti del nero e dell'arancione. A sdrammatizzarla, gli ombrelli che il gruppo lancia in aria sul retro, che diventano – come é ovvio – accessorio imprescindibile per l'outfit che vi si ispira. Tra l'altro, al ruolo degli ombrelli sulle copertine dei dischi spagnoli, si potrebbe dedicare un trattato. Da “Estados de ánimo” de El Canto del Loco in poi (ma anche in prima, suppongo, per quanto io sinceramente l'ignori) sono usatissimi. Chissá, forse dipende dalla stravaganza insita nell'oggetto per un Paese maggioritariamente baciato dal sole. Ma poi pensi alla Galicia e ti cascan palco e scuse.


Il retro-copertina del cd 


Comunque. Se vi invitano all'Astoria (non quello di Parma) ora sapete come vestirvi. Tubino nero in primis. E, a questo punto, speriamo che...piova.
Music Inspired-la Oreja de Van Gogh






PS: potete consultare gli outfit creati fino ad ora qui o sull'apposita board di Pinterest. E se avete qualche album italiano o spagnolo di cui vi piacerebbe veder creato un look, proponetemelo pure! 

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