martedì 7 luglio 2015

4 mete alternative per le vacanze in Spagna


Il computer che emana calore peggio di un forno a legna. Il sudore che ti appiccica i vestiti. La produttività che cala in proporzione diretta alla tua voglia di spiaggia e mojito. Per chi in questo periodo dell'anno lavora, sognare le vacanze è quasi un bisogno primario. Ti induce a passare delle ore sui siti di compagnie aeree ed enti turistici, maledicendo gli inevitabili aumenti dell'alta stagione. "Dove andare?" è la domanda per eccellenza. Soprattutto se, come me, siete filo-ispanici. Il che significa che  avvertite una profonda esigenza di Spagna, ma ci siete stati troppe volte per ricadere sulle sue destinazioni più scontate. Insomma, basta con Barcellona e le file interminabili al Parc Guell. La conosci a menadito, ormai, Valencia! Per non parlare di mete come Ibiza o Formentera, popolate (orrore e raccapriccio) in modo pressochè esclusivo dalla nostra peggior fauna nazionale. 

Naaa. Nelle mie ricerche, ho trovato almeno 4 mete alternative che mi piacerebbe esplorare. Angoli affascinanti del vasto territorio iberico che il turismo di massa conosce ancora poco. Ve le elenco. Chissà che non ispirino anche voi. O che non vi inducano a regalarmi un viaggio mossi da infinita gratitudine, magari.


1. Playa de Las Negras (Almería) 





Collocata nella splendida Costa di Cabo de Gata, questa spiaggia protetta dal vento è consigliatissima a chi sogna una vacanza tranquilla sulle rive di un mare cristallino. A circa un'ora di cammino si trova anche la cala di San Pedro: un angolo di sabbia 
bianchissima circondato da vegetazione che alberga durante tutto l'anno una comunità hippie. 

Playa de Las Negras è comodamente raggiungibile in autobus dalla città di Almería, ma tutti i principali siti di turismo consigliano di arrivarci prendendo un'auto a noleggio. In questo modo, infatti, potrete muovervi piú agilmente da lí attraverso i 60 km di costa, disseminati di villaggi di pescatori e spiaggette mozzafiato. In una di esse, quella di San Miguel de Cabo de Gata, é anche possibile ammirare i fenicotteri.

Per maggiori informazioni vi consiglio di consultare questo sito


2. Isla de Tabarca (Alicante) 




Sapevate che, proprio di fronte ad Alicante, c'é una piccola isoletta di soli 68 abitanti? Si tratta di Tabarca: un Paradiso naturale in cui abbondano spiagge bianche, acque cristalline e ottimi ristoranti in cui degustare la gastronomia locale. La sua scarsissima popolazione si concentra tutta nella parte occidentale dell'isola, dove si trovano la chiesa, le mura ed un museo. Ad est, invece, soltanto distese di campi coltivati.

L'apertura di stabilimenti ad hoc negli ultimi anni ha reso possibile pernottare sul territorio di Tabarca, ma nonostante ciò la visita in giornata rimane la più consigliata: vi è un servizio marittimo che collega l'isola ad Alicante o Benidorm in circa un'ora di navigazione. 


3. Isole Cies (Galizia) 




























Ve lo confesso: le Cíes sono diventate una delle mie recenti ossessioni. Sono state definite da molti "i Caraibi della Galizia" e basta guardare le foto per capire il perchè. Collocate di fronte alla città di Vigo, formano un piccolo arcipelago di tre isole, due delle quali (Monteagudo e Faro) collegate da una striscia di sabbia che forma una laguna: è la spiaggia di Rodas, scelta dal The Guardian come migliore al mondo. Alla terza isola, San Martiño, si accede soltanto con imbarcazioni private dopo aver richiesto ed ottenuto il permesso di ancoraggio. 

Soltanto in estate e in pochissime altre occasioni quali la Settimana di Pasqua si possono raggiungere le isole Cíes in trasporto pubblico dal porto di Vigo. Attenzione, peró: bisogna prenotare prima. L'arcipelago é infatti parte di una riserva naturale protetta e, per non alterarla, sono ammessi soltanto 2.000 visitatori per volta. 

4. Río Tinto (Huelva) 














Se spiaggia e dolce far niente non fanno proprio a caso vostro, potrebbero invece affascinarvi le atmosfere extraterrestri del Río Tinto, in provincia di Huelva. Si tratta di un fiume ubicato in uno dei distretti minerari più antichi al mondo, a cui il ferro disciolto ha donato una colorazione rossastra. Attorno ad esso, montagne, tunnel, e contrasti cromatici naturali completano un quadro ambientale assolutamente atipico e a tratti surreale. Per ammirarli, è consigliato effettuare un tour delle vecchie miniere a bordo di un treno della fine del XIX secolo. 


L'ambiente del río tinto é talmente simile a Marte da essere stato scelto dalla Nasa come scenario di una simulazione di ricerca della vita sul Pianeta Rosso. 

Vi si arriva in autobus da Huelva (1 ora e mezza) e da Sevilla (1 ora e 45 minuti). Trovate maggiori informazioni in italiano qui. 





Nessun commento:

Posta un commento