domenica 15 novembre 2015

Non fermate la musica!

"È la libertà, solo la libertà. La sensazione di avere tra le mani tutto. Questo fa succedere quello che avete visto ieri e ieri l'altro e in tutti i concerti più belli della Vostra vita. È stata una conquista.

È adesso più che mai che va difesa.
Praticandola.

Andate con lo stesso sorriso di prima ai concerti, ascoltate la musica, riempite i teatri, i cinema, le biblioteche, le università, gli stadi, le piazze, i bar e le strade, le discoteche e i ristoranti e i negozi e i centri sociali e le spiagge e i prati e le montagne e le terrazze e salite sugli aerei, sulle navi e sui treni e sognate liberamente.

Tutto questo non è altro che libertà se messa al servizio del cuore.

C'è chi non può più farlo battere ora, e da qualche parte lassù lo vorrebbe ancora!"


Cesare Cremonini, 15 Novembre 2015. 






"Questi eravamo noi al Bataclan quando ci abbiamo suonato. Uno splendido teatro che per anni è stato una casa per l'arte, l'amore e la musica. Nessuno può portare tutto questo via da lì. E nessuno può portare via il cuore da Parigi"

Imagine Dragons, 14 Novembre 2015.





Gli articoli, in tutto il mondo, riferiscono di un mondo della musica in lutto. Parlano di concerti annullati. Riportano elenchi in ogni caso troppo lunghi di chi, di fronte agli attacchi di Parigi, ha preferito spegnere i riflettori. Io preferisco chi continua. Chi ha reagito suonando più forte. A difesa dell'arte. Della musica. Della vita.

Per questo è motivo di orgoglio constatare che almeno due dei nomi più ricorrenti sul mio iPod sembrano al momento condividere il mio pensiero. Entrambi, in angoli diversi dell'Europa, ieri hanno illuminato i rispettivi palchi di luci rosse, bianche e blu.

Ho cercato su Google. Avrei voluto trovarne altri. Avrei voluto unirli tutti in un solo video da postare su youtube. Un collage di show diversi che ne avrebbero formato uno unico, ideale. L'omaggio più grande a chi, quel 13 Novembre, ha perso la vita con la sola colpa di volerla celebrare.

Non ho avuto fortuna.

Ma se ne avete avuta voi; se sapete di qualcun altro che, in qualunque altra parte del Globo, ha suonato sotto le luci del tricolore francese, per favore, segnalatemelo.


Perchè io, il mio piccolo commento su Parigi, vorrei concluderlo così. 
Non, come avevo suggerito, con un vero resoconto delle reazioni del mondo della musica, ma con il campionario - pur non esaustivo- di chi non l'ha voluta fermare. 




Aggiornamento: tra gli omaggi sul palco alle vittime di Parigi, segnalo anche quelli di Madonna (in lacrime a Stoccolma prima di intonare Like a Prayer) e dei Coldplay, che hanno cantato Imagine a Los Angeles. 

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