martedì 30 gennaio 2018

Italo Spagnola Awards 2017: I vincitori!

Avevo scritto che, se avessimo superato i dati dell'anno scorso, nel 2018 avrei cercato di fare del mio meglio per trasformare gli Italo-Spagnola Awards in un evento off-line. Indovinate? Mi sa che mi tocca. 

Io non ho parole, davvero. Questa cosa era iniziata come un gioco ed ora mi trovo per le mani numeri di cui non posso neppure dirmi degna. Perchè dai, l'idea di 10.214 persone che ti leggono il blog un po' la testa te la fa girare. Per non parlare delle 22.990 raggiunte con i post di Facebook (tutte in modo organico!). Di chi si è impegnato a condividere, richiedere, postare. Di quei 502 anonimi che, oltre a likare e cuorare, hanno deciso di dedicare qualche secondo del loro tempo a votare per i loro preferiti. E l'hanno fatto nonostante sapessero che a questo contest (almeno per ora!) non si vince alcunchè. 




Oh, ragazzi, io ve lo dico: se qualcuno vuole proporsi come sponsor per la prossima edizione, mettere a disposizione una location, offrirsi volontario per qualsiasi tipo di supporto logistico o materiale...beh, io le candidature le apro sin da ora. 

Sogno una sala gremita. Un concerto live per concludere in bellezza. E bottigliozze di Cerveza Victoria tra le mani. Sogno video che ricapitolano le nomination con una musica orecchiabile in sottofondo. Comici che intrattengono la folla. Persone ben vestite con buste glitterate che, sepolte dagli applausi, urlano  "The Winner Is". E "The Winner", chiunque sarà, si alzerà dalla sedia improvvisando un inchino. Raggiungerà il palco attraversando il corridoio tra gli spettatori per innalzare al cielo una statuetta a forma di cuore. E, in perfetto itagnolo, ringrazierà la famiglia, los amigos e un po' Dios

Saranno i Grammy della scena italoiberica, solo che invece delle danze di Rihanna avremo una tizia che balla flamenco. Sarà la versione di nicchia degli Oscar, col fuso orario andaluso ad occuparsi delle occhiaie. Una blogfiesta al posto del blogfest, insomma.  Però mi sa che sto già esagerando.

Adesso, piuttosto, limitiamoci al presente. Perchè, per il momento, i vincitori devono ancora accontentarsi di leggere il proprio nome qui sotto.
Al posto delle statuette, posso omaggiarli tutt'al più di un filtro con cui celebrare la vittoria sul profilo di Facebook. E di un'immagine (con fondo rigorosamente trasparente) da poter utilizzare a piacimento sui propri canali. 

Siete pronti a scoprire chi potrà farlo?
Una cosa, anche senza buste, la posso sempre dire:

"The winner is..."






SEZIONE GENERALE


Miglior Realtà Italo- Spagnola

VINCITORE: ANDALUSIA VIAGGIO ITALIANO 



Classifica:
1. Andalusia Viaggio Italiano (24,9% dei voti)
2. Benvenuti in Andalusia (22,9%)
3. A Spasso per la Spagna (12,9%)

4. I love Spagna (6%)
5. Spagnoleggiando (5,6%)
6 EX AEQUO El Itañol (4%)
9. Buongiorno A Coruña (2,8%)
10. Visitare Siviglia (2,6%)
11 EX AEQUO Vivere a Madrid (2,4%)
11 EX AEQUO Parlando Spagnolo (2,4%)
13. Hola Spagna (1,4%)
14 EX AEQUO ItaloCatalana (1,2%)
14 EX AEQUO Vida de Madrid  (1,2%)
16 EX AEQUO L'affascinante Spagna (1%)
16 EX AEQUO Cose Iberiche (1%)


 Miglior new entry Italo-Spagnola sul web 

VINCITORE: A SPASSO PER LA SPAGNA (ACCOUNT TWITTER) 



Classifica: 
2. Mammamamá - Le avventure di una mamma italo-spagnola (26,7%)
3. Un Italiano en España (22, 7 %)
4. Arturo Aversente Official Page (20,1%)








Miglior Realtà Italo-Andalusa 

VINCITORE: BENVENUTI IN ANDALUSIA 


Classifica: 









Miglior Realtà Culturale Italo-Spagnola 

VINCITORE: ARTENATIVA MÁLAGA



Classifica:
1. ArteNativa Málaga (22,7%)
2. CinemaSpagna (18,4%)
3. Italia.Es (16,2%)

7. Comites Spagna - Madrid (8,7%)






Miglior Brand Italo-Spagnolo sui Social 
VINCITORE: 100 MONTADITOS ITALIA



Classifica:
1. 100 Montaditos Italia (37,3%)
2. Desigual Italia (22,1%)
3. Pampling Italia (21,5%)









Miglior Youtuber Italo-Spagnolo

VINCITORE: YO SOY PEPE



Classifica: 
1. Yo Soy Pepe (39,1%)
2. Mattia Pranzo (34%)
3. Saray Desde Milán (16,5%)
4. Antonclaudio Pepe (10,4%)













Video o trasmissione tv Italo-Spagnola dell'anno

VINCITORE: GLI EFFETTI DI DESPACITO SULLA GENTE - THE JACKAL 



Classifica:

Canzone Italo-Spagnola dell'anno 

VINCITORE: BABY K FEAT. ANDRÉS DVICIO - VOGLIO BALLARE CON TE 



Classifica: 
1. Baby K feat Andrés DVicio - Voglio ballare con te (24,5% dei voti)
2. Tiziano Ferro feat Dasoul - A ti te cuido yo (20,9%)
3. Ermal Meta feat. Jarabe De Palo - Voodoo Love (19,9%)

4. Funambulista con Marco Mengoni - Cosas que no quise decirte (10,1%)
5. Vega - Azzurro (6,9%)




SEZIONE ITALO-SPAGNOLA:

Miglior Post di Italo-Spagnola 

VINCITORE: LETTERA D'AMORE ALL'ANDALUSIA 


Classifica

1. Lettera d'amore all'Andalusia (25,5% dei voti)
8. Un anno. (3,6%)

Miglior post musicale di Italo-Spagnola

VINCITORE: FERIA IS COMING: LA PLAYLIST CHE VI MANCAVA 


Classifica

1. 
Feria is coming: la playlist che vi mancava (28,3% dei voti)





Miglior post di argomento non Italo-Spagnolo

VINCITORE: MA A VOI CAPITA MAI? 



Classifica: 
1. Ma a voi capita mai? (65,9% dei voti)




venerdì 26 gennaio 2018

Tra tradizione e innovazione: i trend della moda flamenca per il 2018

Mi dispiace per voi, ma é di nuovo quel periodo dell'anno.

I volant inondano il feed di Instagram. Cuori, cuori, cuori. Mi attraggono di sospiri dalle vetrine dei negozi di settore. Ogni tanto ci entro pure, in una pausa tra il delirio di Zara e una conversazione con la tizia di Madame Bombay. L'ultima volta ieri. 

Ho chiesto timidamente quanto costassero le scarpe di Begoña Cervera con il tacco decorato. Dita incrociate dietro la schiena. Fa che siano in saldo. Cuori. Cuori. Ma ho dovuto imprecare gli inevitabili centosettanta euro che in questo momento della mia vita non mi posso permettere di sperperare. Non se non li scambio con un viaggio a New York, almeno.

É quel periodo dell'anno, insomma. Quello delle sfilate. 
Quello in cui ascolto India Martinez a palla e gioco a fare la féscionblogher scrivendo all'una di notte per Total Free Magazine. 

Prima che il mese più lungo dell'anno giunga finalmente al termine portandoci il SIMOF (e il FIMAF!!!) m'é sembrata cosa buona e giusta condividere quel post anche qui. 

In fondo la ritroverò - non temete! - l'ispirazione per scrivere d'altro. Solo che al momento i miei progetti hanno la forma ossessiva di tacchi e di fiori. Buona lettura (e buon weekend!). 




Tra tradizione e innovazione: i trend della moda flamenca per il 2018







Nella vita servono certezze. Magari poche. Magari stupide. Però ne abbiamo bisogno, come di panchine su un sentiero lungo quando iniziano a gonfiarsi i piedi. Nel mio piccolo, mi impegno ormai da anni a fornirvele anticipando le tendenze della moda flamenca per la stagione a venire. Non me ne voglia, quindi, chi è del tutto estraneo a ferias e tablao, ma non ho ancora intenzione di mettere fine all’usanza. 

Si è conclusa lo scorso 14 Gennaio la sesta edizione di We Love Flamenco. Incaricata come sempre di aprire le sfilate di settore, la passerella sivigliana ci ha mostrato il mondo dei volant nella sua immensa varietà di interpretazioni. La flamenca classica di Fabiola ha fatto da perfetto contrappunto all’innovazione visionaria dello stupefacente Juan Boleco, mentre Pol Nuñez, fedele ai suoi cromatismi accesi, ha scommesso ancora una volta sulla comodità. 

Il flamenco pret-a-porter è stato rappresentato, su tutti, dal mood parigino di Rafa Valverde, anche se la cosiddetta moda “civile” è entrata di prepotenza nelle creazioni di numerosi designer, dando vita a contaminazioni azzardate e tuttavia incredibilmente funzionali. 

L’attesissimo ritorno al flamenco di Zambonino - che aveva abbandonato il filone per dedicarsi al ramo nuziale - è stato accompagnato da un tripudio contemporaneo di quadri, righe e stampe tribali mentre Rocío Peralta (stilista prediletta dalle celebrities alla feria de Abril di Siviglia) ha scommesso sulle ispirazioni multiculturali e sul folklore regionale più tipico. Le borse di forma rotonda, presentate dai brand fashion come chiara tendenza per l’autunno/inverno, torneranno anche in primavera come accessorio must da sfoggiare al Real. 

Ecco quindi, in sintesi, quali sono stati i principali trend visti all’Hotel Alfonso XIII del capoluogo andaluso: 

1) VITA ALTA E MARCATA 

Negli ultimi anni, la vita degli abiti flamenchi si è andata progressivamente alzando. I designer hanno cercato di imporre il nuovo taglio prima timidamente e poi con sempre maggior frequenza, pur senza ottenere un così forte riscontro tra i look effettivamente scelti per le ferias. Sulla scia di quanto visto nel 2017, marchi come Santana ci riprovano ora con abiti a vita molto alta accompagnati da lunghe gonne di micro-volant che favoriscono le donne di statura elevata. Per le altre, la vita rimane all’altezza consueta ma viene evidenziata in tutti i modi, sia attraverso il taglio stesso dell’abito (Rocío Olmedo e Pol Nuñez, tra gli altri) che con l’uso di cinture (Zambonino). 

2) LA VIE EN ROSE 

Il rosa acceso, che l’anno scorso - al di là delle previsioni - si era imposto come chiara tendenza alla Feria di Málaga, quest’anno é il protagonista indiscusso delle passerelle tra abiti a fantasie floreali, monocromatiche o a pois. In particolare, lo moda lo vuole abbinato al rosso, l’altro colore “must” della stagione. L’abbiamo visto, ad esempio, nelle collezioni di Ángelez Fernández ed “El Ajolí”. 

3) MINIMALISMO FLAMENCO

Dopo anni di volumi estremi e maniche oversize, si comincia a notare un deciso ritorno alla sobrietà. Denominato “minimalismo flamenco” , questo trend vede linee pulite, monocromi e- soprattutto - maniche senza volant, che cedono il protagonismo alla gonna e agli accessori. Uno degli esempi più interessanti è quello di Daniel Robles, che ha debuttato a We Love Flamenco dopo aver vinto un concorso per designer emergenti. 

4) ASIMMETRIA

La moda flamenca ha sempre amato rinnegare la simmetria in favore di soluzioni più creative. L’esempio classico è quello degli abiti con una sola manica, ma quest’anno gli stilisti sembrano aver abbracciato il trend con più decisione che mai, giocando con diverse tipologie e collocazioni dei volant come nel caso di Ángeles Fernandez.

5) BOTTONI

Sí, avete letto bene. Una delle maggiori innovazioni viste a We Love Flamenco vede l’applicazione di file di bottoni agli abiti tradizionali. A proporla sono stati Ángeles Fernández e Santana, e Bulevar Sur la inserisce nella sua selezione di tendenze da tenere d’occhio per l’anno appena iniziato. Decisamente pratico da indossare alla feria, ma altrettanto anti-convenzionale, sarà interessante vedere se il modello sarà riproposto anche alle prossime sfilate. SIMOF is coming. 


venerdì 19 gennaio 2018

Italo-Spagnola Awards 2017: Come sta andando

State continuando a votare, vero? Perchè manca poco. Pochissimo. E, tra le scosse di assestamento del ritorno alla routine malagueña, il tempo sembra correre ancora più veloce. 

Anche quest'anno me l'avete chiesto in tanti. Così, a una settimana (e un giorno!) dalla chiusura ufficiale degli Italo-Spagnola Awards 2017, ho riaperto il modulo di Google per dare uno sguardo ai risultati parziali. La maggior parte delle categorie sono, di nuovo, assolutamente combattute, con vantaggi risicatissimi e grafici a torta che sembrano tabelloni del Trivial Pursuit. Inutile dirvi, quindi, che tutto può cambiare - se non  addirittura stravolgersi - da qui al 27 Gennaio. 



Quelli che oggi condividerò con voi, per mantenere un minimo di suspance, sono solo i nomi degli attuali primi due classificati di ciascuna categoria (tre per quelle con più di quattro "concorrenti"). A corredarli ci saranno, come l'altr'anno, i suddetti grafici "Trivial Pursuit" per darvi un'idea sommaria dei divari e delle percentuali di voto.
Ancora una volta, i dati riguardano soltanto la sezione "generale" del contest, mentre per quanto riguarda quella strettamente relativa a questo blog dovrete attendere il verdetto finale. 

ITALO-SPAGNOLA AWARDS 2017: RISULTATI PARZIALI

Miglior Realtà Italo-Spagnola













Miglior New Entry Italo-Spagnola Sul Web 



1 - MammaMamá - le avventure di una mamma italospagnola [EX AEQUO]
2- Un italiano en España [EX AEQUO]









Miglior Realtà Italo- Andalusa

2- Benvenuti in Andalusia













Miglior Realtà Culturale Italo- Spagnola

 1- Artenativa Málaga - associazione per una didattica alternativa dell’italiano attraverso le arti a Málaga
2- CinemaSpagna - Cinema spagnolo in Italia
3- Frequenza Madrid 976 - radio blog dedicato alla comunità italiana residente in Spagna







Miglior Brand Italo- Spagnolo sui social


1- Pampling Italia
2- 100 Montaditos Italia














Miglior Youtuber italo-spagnolo



1 - Yo soy Pepe
2- Mattia Pranzo (autore del documentario "From Milano To Tarifa" )









Video o trasmissione tv italo-spagnola dell'anno





1- Gli effetti di Despacito sulla gente - video di The Jackal diventato virale in Italia e Spagna
2- From Milano to Tarifa - documentario "on the road" di Mattia Pranzo
3- Il Kilimangiaro a Málaga (RAI)









Canzone italo-spagnola dell'anno



1- Baby K Feat Andrés DVicio - Voglio ballare con te
2- Tiziano Ferro ft. Dasoul - A Ti Te Cuido Yo
3- Ermal Meta feat. Jarabe de Palo -Voodoo Love









Avete letto il nome del vostro blog/account? Se sí, allora non vi resta che l'ultimo sforzo. Se no, non abbattetevi: potete ancora riuscire a rimontare. Il trucco è sempre lo stesso:  passare parola e farsi votare. In fondo, basta cliccare qui. 

In bocca al lupo, itañoles!







domenica 7 gennaio 2018

...Che tutte le feste porta via.

Baratri improvvisi di malinconia allo zabaione. Ricordi freschi di luci. Di edifici capovolti in un riflesso. E ponti. E bifore. E poi nebbia che, fuori da questo treno, mi cancella di bianco il mondo sopra la laguna. Vorrei passarci il phon, come faccio sullo specchio per mandare via il vapore. Vorrei farlo, più che altro, con il mio futuro. 



Si sa che la fine delle feste apre le porte ad una fase nuova della vita. É così da sempre. Tradizione, come la Befana. Immagino lo si debba semplicemente accettare. Peccato che io l'abbia sempre odiata, 'sta inutile vecchiaccia tetra. Voglio dire, come puoi appassionarti a un personaggio così scuro e lugubre? Brutto come le battute che non fanno più ridere nessuno dal millenovecentocinquantuno. Un personaggio che, se proprio decreta che sei stato bravo, ti porta tutt'al più una calza piena di zuccheri. Capirai che ricompensa. Uhhh, come sei magnanima, Befana, grazie. Come se non avessi mangiato il mondo dal ventiquattro Dicembre ad oggi. Come se già non fossi sul punto di esplodere. Ma cosa vuoi, precisamente? Che ci cadano i denti a suon di carie? Che ci vengano i brufoli? Dì la verità, che ci esigi tutte un po' più simili a te. E poi i falò. I petardi. I riti ancestrali che sanno di medioevo. Che diamine, vuoi mettere con la gioia dei Re Magi? I colori delle cavalcate viste in diretta streaming, con la luce di Málaga in ritardo di due ore sul tramonto, la musica, i balli, e l'immancabile supereroe locale con l'ombrello aperto al contrario per raccogliere più caramelle possibili? 
Se proprio devi dire addio a qualcosa fallo festeggiando. Alla spagnola. Invece no. Tu, coi tuoi vestiti neri e il naso aguzzo, rendi sempre tutto più difficile che mai. Fanculo, Befana. Fanculo sul serio, col tuo lutto sotto alla scopa.

E devi averlo sentito che ti respingo, perchè quest'anno nella calza m'hai messo il malumore del ciclo e un altro po' d'incertezza in più. 

Venezia è sempre Venezia. E' così che t'ho ignorata, come si fa con i nemici e gli ex. Solo che il saliscendi di emozioni contenute mi ha spossata. E adesso qui, sul regionale del ritorno, trattengo il fiato per il tempo di un countdown. 




Vorrei solo che la tranquillità della Domenica durasse un po' di più. Vorrei concedermi il lusso di un piantino sul letto. Vorrei - caspita, tantissimo! - un nuovo disco solista di Brandon Flowers. O forse solo non pensare più.

Invece tutto è finito. Sù il sipario e si ritorna alla routine. Che forse sarà un po' più faticosa, e complicata. Perchè come sempre, in fondo, non ho la più pallida idea di cosa mi riserverà il domani. Ma poi penso alle ricette che richiedono un forno, alle cene tra amici, ai libri da comprare, ai saldi di Zara.

Perchè sì: è nelle piccole cose la felicità.
E, al di là di tutta la fatica dei ritorni, so con assoluta certezza che mi sta ancora aspettando laggiù.

lunedì 1 gennaio 2018

Buon Viaggio Nuovo




Gocce di pioggia sulla finestra. Un torpore ad alto tasso glicemico e il tunnel carpale da risposta agli auguri. É la giornata mondiale della Resaca. Della Citrosodina. Dei giochi in scatola a cui verosimilmente perderò. Un nuovo anno inizia e, come sempre, mi costringo a dargli il benvenuto sul blog. Come rituale è stupido, mi rendo conto. Si appoggia su frasi fatte e finte convinzioni. Eppure per qualche motivo continua a rassicurarmi, invitandomi a scrivere con costanza per tutti i dodici mesi a venire. Una promessa con me stessa che, del resto, non ho mai disatteso.


Quindi sì, potrei senz'altro fare dei propositi. Usare Bla Bla Car. Non guardare le mail di lavoro nel weekend. Imparare a non giustificare nessun no. La verità, però, è che da questo 2018 non voglio niente di diverso da quello che il 2017 mi ha già dato. Proprio a volerlo migliorare chiederei magari più calma, una maggiore stabilità, una frangetta più disciplinata e l'estinzione definitiva degli scarafaggi. Potrei rinunciare persino ad una casa vista mare in cambio della stessa salute, della stessa libertà, dell'identico senso senso di impagabile gioia. E vagonate di roba al pil pil. La mia vita sarà sempre perfetta, finchè sarà condita al pil pil. 

Per migliorarlo mi impegnerei semmai ad aumentare la quantità di letture, ché è stata per pochissimo inferiore al libro al mese, e non potete capire quanto mi faccia incazzare. Soprattutto, però, in questo 2018 vorrei viaggiare di più. Perchè il problema, quando vivi in una città che ami, è che non l'abbandoneresti mai. E invece io, Málaga o meno, voglio continuare ad esplorare il mondo come facevo prima che la base a cui tornare avesse un cielo così dannatamente blu. 

Propositi allora? Naah. Sono sopravvalutati. Questa volta preferisco sostituirli con la wishing list delle destinazioni ideali. Non riuscirò, ovviamente, a visitarle tutte in questi dodici mesi. Non senza una vincita alla lotteria o a un qualche tipo di sovvenzione esterna (partecipereste ad un crowdfunding per farmi girare il mondo? Dico sul serio). In ogni caso è una prima selezione. Una limitazione delle infinite possibilità offerte dal Pianeta. Un punto saldo a cui tornare quando le offerte delle compagnie aeree coincideranno con le vacanze e l'immaginario salvadanaio a forma di maialino suonerà abbastanza da poterlo spaccare. 

Ecco, quindi, il risultato di un'attenta riflessione. Buon viaggio nuovo a tutti quelli che come me girano il mappamondo senza riuscire a smettere neanche un secondo di sognare. 

TRAVEL WISHING LIST 

Le mete più vicine: 

Caminito del Rey 



Al diavolo i perenni Sold Out sul sito: non si può vivere a Málaga senza percorrerlo almeno una volta. E, lo prometto, ci riuscirò. 

- Torcal de Antequera 




Idem come sopra. A dirla tutta, il parco naturale con i dolmen mi piacerebbe anche come cornice notturna per ammirare stelle impossibili da scorgere nell'inquinamento luminoso delle città. Concetto forse un po' troppo romantico in assenza di fidanzati, tuttavia. E allora niente, mi va bene anche di giorno. Scarpe comode e Domeniche diverse. Basta andare. 


- Comares




Non riesco a non pensarci da quando me ne ha parlato uno dei classici taxisti andalusi troppo loquaci mentre mi riportava a casa. Un pueblo blanco, affascinante nelle foto almeno quanto Frigiliana. Tanto vicino quanto difficile da raggiungere con i trasporti pubblici. Mendico passaggi in auto con gli occhi imploranti stile Gatto di Shrek. 


- Almeria e Deserto di Tabernas 





L'unico deserto d'Europa mi ha sempre affascinata, anche solo a immaginarlo nelle enormi distese ocra oltre ai finestrini di un aereo. Vicino c'è una città che non conosco, ed una spiaggia niente male. Tutti motivi più che sufficienti a farne il progetto di un qualche weekend. 


- Minas del Rio Tinto (Huelva)




Fiumi rossi, paesaggi marziani. Di questi scenari fuori dal comune avevo già scritto, ma non è stato sufficiente a trasformare l'interesse in azione. Fino ad ora.

- Setenil de Las Bodegas





.... Per non parlare di Setenil, con la sua inquietante roccia che attraversa e taglia in due il paese. Nella mia wishing list da troppo tempo per essere ancora qui a parlarne. 

Le mete appena un po' meno vicine: 

- Cáceres

Un'amica che ci vive é di per sé il miglior pretesto per visitare una città che non conosci.


- Fuerteventura











Ci suona Dani Martín il prossimo anno. A Settembre. Usare i concerti come scusa per viaggiare era una delle mie migliori abitudini del passato. In questo caso, la ripristinerei più che volentieri. 

- Islas CIES

I caraibi spagnoli, ad accesso limitato in segno di rispetto per la natura. Bastano le foto per capire perchè ci voglio andare. 

I luoghi in cui tornare:

- Londra







E' passato troppo tempo dall'ultima volta che ci sono stata. Di voli low cost da Málaga ce ne sono troppi per non approfittarne. 

- Córdoba 






Non ci rimetto piede dal 2009. E' letteralmente a due passi. Già solo per la mezquita vale la pena rimediare. 

- Parigi





Vedi Cáceres. Qui di amiche ne ho addirittura due o tre. E per quante volte io possa esserci già stata, a Parigi c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. 


- Sicilia



Non una città ma una regione. Perchè la Sicilia e l'Andalusia condividono clima, gastronomia e paesaggi. E forse proprio per questo è uno dei posti d'Italia che più amo. 


I luoghi da scoprire (In Europa):


- Lisbona









Vintage e trendy. Lenta e frenetica. Malinconica e vivace. Lisbona mi sa di contrasti netti e tramonti da cartolina, per un tipo di metropoli diversa da tutte quelle che ho fino ad ora avuto modo di visitare.


- Atene




La Grecia più mitica, storica e continentale. Quasi un obbligo visitarla, per una che sui Miti ha pure scritto un libro. Sono sicura che potrei lasciarci il cuore.



- Praga





Tra tutte le città dell'Est Europa è da sempre quella che più mi affascina. In più, è anche relativamente low cost.

- Lubjana














A poco più di un'ora d'auto da Trieste. Riuscite a credere che non ci sono mai stata?


- Islanda 



Voglio vedere l'aurora boreale, almeno una volta nella vita. Lo voglio fortissimamente. Peccato che, con tutta probabilità, finirei ibernata appena due secondi dopo averci messo piede. 


Le mete extra-europee: 


- San Francisco





La California è ormai per me ben più di una destinazione: é il progetto mai portato a termine, l'essenza stessa del sogno da coronare. Ho visto, letto, e sognato talmente tante cose su San Francisco che mi sembra di esserci già stata. Quando finalmente ci andrò lo farò con l'emozione del Viaggio della Vita. Perchè è un Quando, non un Se. Me lo ripeto mentalmente ogni volta che ascolto quel dannato brano di M-Clan. 


- New York






Mille film che diventano città. Il luogo in cui, una volta nella vita, DEVI assolutamente andare. Uno di quei giochini idioti su Facebook diceva che sarebbe stata la mia destinazione del 2018. Posso solo incrociare le dita e borbottare "speriamo".